Come depurare l’aria di casa in maniera naturale con 15 piante da appartamento

Sono molto belle da vedere e in grado di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. E poi, a nostro avviso, migliorano l’umore e rendono la nostra casa un ambiente più accogliente ed esteticamente piacevole. Perché mai continuare a farne a meno?

Palma Areca

Areca lutescens. Fonte foto: Noi siamo agricoltura

Si tratta di una pianta originaria del Madagascar. Assorbe tricloroetilene, xilene e ammoniaca.

Cura. Posizionatela in una zona luminosa, ma evitate la luce diretta del sole. Annaffiate regolarmente evitando i ristagni d’acqua coltivandola in un terreno con un buon drenaggio (ad esempio inserendo della sabbia di fiume o della ghiaia sul fondo del vaso). Di tanto in tanto vaporizzate le foglie con dell’acqua. Da aprile a settembre potete aggiungere all’acqua dell’annaffiatura un concime per piante verdi. Temperatura ideale 18-24 °C. Gradisce il ricambio d’aria, ma evitate di posizionarla in una zona con correnti troppo forti. Utilizzate dei vasi piuttosto alti poiché le sue radici crescono in verticale.

Aloe Vera

Aloe Vera. Photo by Kari Shea on Unsplash

L’aloe vera oltre che per le notevolissime proprietà del suo succo è anche capace di assorbire diverse sostanze nocive presenti nell’aria, come benzene e formaldeide. E onestamente, considerando le sue caratteristiche, non sappiamo veramente come abbiamo fatto a farne a meno fino ad ora.

Cura. Ne richiede veramente poca. Le sarà sufficiente un ambiente luminoso e acqua con moderazione. Temperatura tra i 20 e 30 °C. Terreno con un buon drenaggio, odia infatti i ristagni di acqua.

Edera

Edera. Image by マサコ アーント from Pixabay

Aiuta a ridurre la muffa e assorbe notevoli quantità di formaldeide.

Cura. Non è molto difficile da coltivare. Ponetela in un luogo fresco e luminoso, ma non esposto alla luce diretta del sole. La quantità di luce necessaria dipenderà dal tipo di foglia, di norma le piante con foglie più scure hanno bisogno di minor luce, mentre quelle variegate ne richiedono di più. Il terreno va mantenuto umido durante l’estate, mentre in inverno è consigliabile farlo asciugare tra un’annaffiatura e l’altra. Vaporizzate spesso le foglie. In estate, temperatura ideale tra i 15 -18 °C, in inverno non inferiore a 7.

Felce di Boston, Fico Piangente, Palma di Lady

Purificano l’aria eliminando sostanze tossiche come ad esempio la formaldeide.

Felce di Boston. Fonte foto I fiori di Mark

Cura della felce. Teme il freddo (non sopporta temperature inferiori a 10 -12 °C) e ama l’ombra. Mantenete il suo terreno sempre umido ma non eccessivamente bagnato. Vaporizzate spesso le foglie. Aggiungete del concime all’acqua dell’annaffiatura da marzo a ottobre, una volta ogni due settimane circa.

Fico piangente o di Benjamin. Fonte foto Codiferro

Cura del fico. Richiede poca cura. Ama la luce, ma non diretta. Non sopporta correnti d’aria o sbalzi di temperatura (teme gli spostamenti) e l’acqua ricca di calcare. Annaffiatela quando il terreno risulta asciutto. Temperatura ideale tra 15 e 28 °C.

Palma di Lady. Fonte foto Eden dei Fiori

Cura della palma, anche detta palma di bambù. Vuole un terreno ben drenato, non sopporta infatti i ristagni. Ha bisogno di luce, ma non diretta. Evitate di porla in un ambiente ricco di correnti d’aria. Temperatura tra i 16 e i 24 °C. Acqua non calcarea. In inverno, nel periodo di riposo vegetativo, riducete le annaffiature.

Palma da datteri nana

Palma da datteri nana. Fonte foto Flora Viva

Rimuove diverse sostanze inquinanti, come lo xilene.

Cura. Non ha bisogno di molta luce. Temperature tra i 16 e 24 °C. Evitate gli sbalzi termici. Predilige un terreno ben drenato. Annaffiate con moderazione.

Pianta Ragno o Clorofito o Falangio

Clorofito. Fonte foto Giardinaggio

Assorbe benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene.

Cura. Si tratta di una pianta molto semplice da coltivare che necessita solo di molta luce non diretta. Teme il freddo e le correnti di aria. In estate annaffiate la pianta regolarmente, mentre in inverno riducete il numero di volte. Nel periodo estivo concimate la terra con metà della dose indicata dal prodotto che utilizzate normalmente. Ponetela in un terreno ben drenato.

Spatifillo

Spatifilium. Fonte foto Italia in fiore

E’ efficace contro muffe e acetone.

Cura. Necessita di molta luce e abbondante acqua. Cercate di mantenere il suo terreno sempre umido, ma attenti ad evitare i ristagni di acqua. Nel sottovaso potete inserire della graniglia e un po’ di acqua in modo da mantenere umido l’ambiente in cui vive. D’estate potete anche trasferirla all’esterno dell’appartamento, in un luogo fresco e all’ombra.

Dracena

Dracena. Fonte foto Cani.it

La Dracena è attiva contro xilene, tricloroetilene, toluene e formaldeide.

Cura. Ama la luce e non ha bisogno di troppa acqua; d’estate, questa pianta può essere collocata all’aperto, in una zona ombreggiata. Ponetela in un terreno ben drenato e lontano da correnti d’aria.

Orchidea

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

L’orchidea assorbe lo xilene.

Cura. Necessita di molta luce. Piuttosto che annaffiare direttamente, vaporizzate l’acqua intorno al vaso con un diffusore, poco e spesso. Se il terreno è umido evitate di annaffiare. Non utilizzate acque ricche di calcare, l’ideale sarebbe l’acqua piovana. Questa pianta non tollera forti escursioni termiche.

Anturio

Anturio. Fonte foto: Idee Green

L’anturio assorbe l’ammoniaca, il benzene, la formaldeide, il toluene e lo xilene.

Cura. E’ facile da coltivare, riesce a vivere anche in ambienti poco luminosi. Richiede 15 – 20 °C, ma tollera bene le alte temperature purché posto in ombra e in un ambiente umido. Innaffiatela regolarmente ma evitate il ristagno di acqua nel sottovaso. Di tanto in tanto vaporizzate le foglie con acqua non calcarea. Concimate da aprile a settembre ogni 12 -15 giorni.

Dieffenbachia

Dieffenbachia. Fonte foto Teleflora

Assorbe la formaldeide, il toluene e lo xilene.

Cura. Richiede molta luce. Di tanto in tanto vaporizzate le sue foglie con acqua priva di calcare. Durante i mesi estivi potete porla all’esterno, purché al riparo dai raggi diretti del sole.

Sansevieria

Sansevieria. Fonte foto TheLittleBotanic.com

Assorbe alcool, acetone, benzene e piccole quantità di formaldeide e xilene.

Cura. Richiede poche cure. Ponetela in un luogo luminoso, ma fate in modo di evitare l’esposizione alla luce diretta. Va innaffiata quando il suo terreno è asciutto. Non ama i ristagni e le vaporizzazioni. Sopravvive anche senza concime, ma se potete aggiungetelo all’acqua dell’annaffiatura nei mesi primaverili ed estivi. D’estate potete porla all’esterno purché al riparo dal sole diretto e dal vento.

Pothos o Potos

Potos. Fonte foto Giardinaggio.it

Rimuove il monossido di carbonio.

Cure. Richiede poche cure. Potete coltivarla in vaso fornendogli, se preferite, un sostegno su cui arrampicarsi. Richiede molta luce non diretta, acqua con regolarità anche se sopporta periodi di siccità (innaffiate solo quando il terreno è secco) e un ambiente umido. Da marzo a settembre potete aggiungere all’acqua dell’annaffiatura del concime.

Qual è la vostra preferita?

Bibliografia

huffingtonpost

Intrage

Grazia

Cure Naturali

MignoloVerde

Cure naturali

Eden dei Fiori

Giardinaggio

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